giovedì, novembre 27, 2008

LA LUNA OCCULTERÀ' IL PIANETA PIÙ BRILLANTE DEL CIELO

Matrimonio celeste fra Giove e Venere

Spettacolare «congiunzione astronomica» dei due pianeti fino ai primi giorni di dicembre

Matrimonio celeste fra Giove e Venere nel cielo del tramonto. I due pianeti, brillantissimi e visibili in queste sere si stanno avvicinando, fino a sfiorarsi, per dare luogo a uno spettacolo noto come «congiunzione astronomica» che comincerà mercoledì 26 novembre e durerà fino ai primi giorni di dicembre. Venere scintilla più bassa sull'orizzonte, Giove, meno luminoso, più in alto. Ma non è finita qui: lunedì 1 dicembre la scena si arricchisce con la presenza di uno spicchio di Luna crescente che si interpone fra i due astri e, poco dopo le 17, copre Venere, facendola scomparire per quasi un'ora e mezzo. Questo fenomeno prende il nome di occultazione lunare. L'inizio e la fine dell'occultazione variano da luogo a luogo. La tabella qui sotto indica gli orari per alcune città italiane.

CittàInizio occultazioneFine occultazione
Milano17h 08m18h 24m
Roma17h 21m18h 22m
Palermo17h 34m18h 13m
Trieste17h 17m18h 26m
Firenze17h 14m18h 25m
Cagliari17h 16m18h 20m
Lecce17h 43m18h 14m
Catania17h 44m18h 08m

La singolare vicinanza di Venere, Giove e della Luna è solo apparente: in realtà i tre corpi celesti si trovano ciascuno nella sua orbita attorno al Sole a una grande distanza recoproca. Se appaiono congiunti è solo un effetto prospettico. L'Unione degli Astrofili Italiani (UAI) ha organizzato osservazioni pubbliche sia a occhio nudo sia al telescopio, in varie città. L'elenco completo degli appuntamenti si trova nel sito Astroiniziative

Franco Foresta Martin

venerdì, novembre 07, 2008

 E' UTILIZZABILE DIRETTAMENTE PER ALIMENTARE I MOTORI

Il fungo-diesel che cresce sugli alberi

Scoperta in Patagonia una specie in grado di produrre una miscela chimica molto simile al gasolio

L'albero su cui cresce il fungo che potrebbe essere sfruttato per la produzione di biocarburante (da www.patagoniaplants.com)
L'albero su cui cresce il fungo che potrebbe essere sfruttato per la produzione di biocarburante (da www.patagoniaplants.com)

Nella foresta pluviale della Patagonia cresce un fungo che produce una sostanza del tutto simile al carburante diesel. La scoperta è stata fatta dallo scienziato americano Gary Strobel, che ha individuato per primo le qualità molto particolari di questo organismo endofita, che vive sulle foglie di un albero. 
Il Gliocladium roseum si nutre della cellulosa della pianta e produce il biofuel sottoforma di vapore, una peculiarità unica, mai scoperta prima d'ora nel mondo. Senza contare che il vapore è molto più semplice da estrarre, purificare e immagazzinare rispetto a un carburante liquido.

PRONTO PER L'USO - «Si tratta dell'unico organismo che generi una combinazione così importante di sostanze combustibili»- racconta Strobel - «eravamo completamente esterrefatti quando abbiamo capito che produceva una miscela di vari idrocarburi». Dal punto di vista chimico infatti non ci sono quasi differenze tra le molecole prodotte dal Gliocladium e quelle degli idrocarburi fossili, in particolare quelle contenute nel gasolio, come l'ottano. Inoltre contiene alcune componenti a basso peso molecolare che fanno sì che bruci in modo più efficiente e pulito rispetto al normale diesel. Il combustibile naturale potrebbe essere usato direttamente per alimentare un motore.

MEGLIO DI OGNI ALRO BIOFUEL - Il fungo diesel sarebbe meglio del bioetanolo derivato dalla canna da zucchero, quindi, ma anche di ogni altro combustibile naturale prodotto da alghe e batteri, grazie alla sua efficienza di rendimento. E avendo come base di crescita la cellulosa non dovrebbe dare nemmeno troppi problemi nella coltivazione intensiva, anche se gli scienziati sono cauti e preferiscono fare ancora qualche esperimento su bassa scala. «Raccoglieremo una quantità di carburante sufficiente per avviare un piccolo motore. Se riusciamo a fare questo, allora siamo sul mercato». Se funzionerà anche su larga scala, il «mico-diesel» potrebbe essere un'eccellente risorsa per migliorare la sostenibilità dei carburanti biologici e agevolare il raggiungimento dell'obiettivo europeo del 10 per cento di biofuel sul totale dei combustibili entro il 2020.

Valentina Tubino
04 novembre 2008